Da una intervista al grande architetto (M. Sarfatti, Corriere)
“L’uomo ha necessità di esprimersi, ma deve farlo rinunciando al protagonismo”.
MDL si esprime così enunciando la sua idea del dialogo in cui si scambiano idee, emozioni, informazioni o semplicemente empatia. Non so se voglia ampliare il discorso ad altro, ma mi piace pensarlo, e da lì partire per passare dall’individuo alla specie (Cingolani direbbe Sapiens).
Naturalmente, io penso che il Sapiens debba rimanere al centro della nostra attenzione, e che il miglioramento della qualità della vita dei Sapiens, di tutti i Sapiens, debba essere il principale obiettivo del nostro agire, ma tutto sta nel modo: anche qui vale il dettato secondo cui la mia libertà finisce dove incomincia la tua, e solo rispettandosi è possibile evolvere entrambi.
La stessa cosa vale nei rapporti tra le specie: se non rispetto le specie animali e il loro habitat, insorgono le epidemie come quelle dei coronavirus; se non rispetto le specie vegetali, viene meno la loro capacità di mantenere in equilibrio l’ossigeno e l’anidride carbonica.
Soltanto se i rapporti con le altre specie sono orientati al rispetto possiamo evitare di soccombere tutti e salvaguardare anche la possibilità di utilizzo delle altre specie a vantaggio del Sapiens.
