Elba

La nostra vacanza al mare

 

Dal 18 al 26 Agosto, Piera e io abbiamo fatto la nostra vacanza marina dell’anno 2021, e stavolta siamo partiti di mercoledì e rientrati di giovedì, dimostrando, se ce ne fosse stato bisogno, che le partenze feriali non sono da sfigati.

L’isola

Secchina e asciuttore. Da febbraio non piove. L’abbandono della campagna, sempre più marcato, si accompagna a un prolungato periodo di siccità. È possibile che gli umani, e segnatamente i turisti, non ne soffrano, ma il territorio ha la lingua di fuori. D’altra parte, è la nostra prima vacanza agostana all’isola, e i confronti non sono possibili, ma la vegetazione abbracchita e polverosa non è un bello spettacolo. Poi, c’è, come altrove, il “ciaffico”, tanto di quel ciaffico da far pensare che una delle attività preferite dai vacanzieri sia trasferirsi da un luogo all’altro per fare le stesse cose che si farebbero nel luogo di partenza. Mah! Ma sapete una cosa? L’Elba è bella anche così, e di vacanze come questa ne vorrei fare ancora tante.

Magazzini

Ancora l’hotel Fabricia, a Magazzini, come lo scorso anno. Bello; quattro stelle; su una parte del terreno della Chiusa. Mezza pensione, buffet, aria condizionata, piscina, spiaggia, idromassaggio, due serate musicali per settimana, possibilità di escursioni in barca, grande giardino e ampio parcheggio (ahimè, polveroso), cani ammessi e numerosi di tutte le taglie, dal Bassottino al Labrador. Personale preparato e professionale, buona cucina con prenotazione quotidiana del menù a mezzo e-mail. Bar interno e bar alla piscina. Ottimi pavimenti, stampe d’epoca e quadri di artisti isolani alle pareti. Salotti a tutti i piani e sala da gioco al bar interno. Migliorabile l’insonorizzazione delle singole camere (si sente abbaiare). Qualche piccola pecca nella manutenzione degli impianti.

Marciana Marina

La prima gita l’abbiamo fatta a Marciana Marina, che sulla segnaletica si autodefinisce “Pineta nel Barlume”. Ce l’avevamo in sospeso, perché la gita programmata lo scorso anno era saltata. Sempre bella, pur con una densità automobilistica micidiale. Il passeggio sul lungomare è piacevole, nonostante le auto parcheggiate, e fanno bella mostra le grandi ceramiche di Italo Bolano dedicate a Mario Luzi e alla sua poesia.

Bagnaia

Siamo tornati a Bagnaia, accompagnati dal grido di dolore di Matteo: “Ma non c’è niente a Bagnaia!”. Come, non c’è niente? Prima di tutto, è piena di ricordi, da quello di Sant’Anna a quello del Fastum Gel e i mondiali del ’94, con tre rigori su cinque sbagliati dai rigoristi italiani; poi, la vista su Portoferraio, sempre bella. Ora, la piazza non è più percorribile in auto, ma per il tipo di vacanza che si fa a Bagnaia, non è un gran problema.

Rio Marina

Credo proprio che questa sia stata l’ultima volta che ho percorso il Volterraio alla guida: troppe le curve cieche, non fa più per me. Stavolta, siamo scesi non a Cavo, non a Ortano, ma a Rio Marina, trovandola deliziosa. Centro gradevole, porto non grande ma ben servito, vecchie miniere dismesse intorno al paese. Le spiagge, poche e piccole, sono rosse per l’accentuata presenza di minerali di ferro: i bambini scavano con la paletta ed emergono color ruggine. Rio è la patria della schiaccia, e non solo di quella briaca.

La Chiusa

La signora Foresi si è ritirata da tempo, ma abita ancora in zona e si porta in giro i suoi 94 anni. La tenuta è stata ceduta ad altri, che hanno provveduto a sprecare una parte del prestigio di cui la Chiusa godeva: ora, al posto dell’Ansonica, c’è il Vermentino, segno che si strizza l’occhio più alla moda che alla qualità e alla tradizione. Il luogo, invece, è ancora magnifico, con vigne e uliveti splendidi e un bellissimo giardino. Fa anche agriturismo con annesso minuscolo stabilimento balneare. Ansonica e Aleatico li abbiamo comprati altrove.

Porto Azzurro

Chi l’ha visto? Noi, no. Ci siamo andati una sera, abbiamo girato tutto il paese in cerca di un parcheggio, non l’abbiamo trovato e ce ne siamo tornati via. Ormai, Porto Azzurro e Capoliveri sono i riferimenti di chi vede nelle vacanze solo spiagge, mojito e shopping. Purtroppo, sono molti. Abbiamo girato la Opel e abbiamo concluso la serata a Portoferraio, a bere Aleatico sul porto vecchio.

Procchio

Il salotto di Procchio occupa la vecchia strada centrale, ora chiusa al traffico, ed è la parte più gradevole del paese, che per il resto ha perso molto. Spiaggia più piccola e consumata, intenso affollamento, costruzioni a ridosso del mare. Povera Procchio, ridotta al suo delizioso salotto e soverchiata da troppi vacanzieri.

Mortoferraio

È così che certi isolani chiamano il loro capoluogo, forse perché sono tra quelli che vedono solo mojito e shopping, o che da quelli traggono sostentamento. Portoferraio è una città di mare, la più bella della Toscana, non un resort turistico, e se a qualcuno non piace, si faccia da parte, che così ce la godremo meglio noi. Qui la vita scorre in modo diverso dai suddetti luoghi della movida, che sembra esistere soprattutto a bordo di enormi yacht. Questo 2021 è l’anno di Napoleone, morto 200 anni fa, che ha lasciato imperituro ricordo in quest’isola, così vicina alla sua Corsica. 10 mesi e mezzo di monarchia assoluta non fecero la felicità del Corso, e appena poté se ne andò per riprendere le sue avventure imperiali, e mal gliene incolse: quanto avrebbe fatto meglio a restare! Ora, viene celebrato in pompa magna, e nella sua capitale si susseguono incontri, spettacoli, conferenze e tutto quello che il visitatore paziente può desiderare.

Le mutande

Si intendono, naturalmente, quelle del costume due pezzi, per le quali dobbiamo prendere atto della cessazione della funzione di indumento per passare a quella di guarnizione. Già negli anni passati era chiaro che le cose stavano cambiando, ma quest’anno abbiamo visto mutande che lasciano scoperto il 90% delle natiche, e non solo in spiaggia, ma anche sulle strade lungo mare. Ormai, per quanto riguarda il lato B, le mutande sono un fregio, una cornice, una nota di colore che evidenzia assai più di quanto copre. E noi assistiamo con malcelata soddisfazione.

Il mare

Non si può concludere senza parlare del mare, sempre bellissimo, persino nei porti. Ci si riconcilia con le acque, che mostrano a molti metri di profondità il fondo con vaste praterie di Posidonia. Viva il mare! Viva l’isola d’Elba!

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