Da Delia 2

UNA SETTIMANA A MONZA

 

Siamo partiti il 27 gennaio per essere a Monza il 28 per il compleanno di Delia. Il programma comprendeva anche un po’ di passeggio a Monza, una visita a Milano per il memoriale del binario 21, una gita a Como, per vedere quel ramo del lago e il mio compleanno il 2 febbraio, con partenza per il ritorno il 3 febbraio. Poi le cose sono andate in modo diverso, perché il 30 gennaio Delia è rientrata dall’asilo a metà mattinata con la febbre a 38. Così, sono saltati il passeggio a Monza e la gita a Como.

Il compleanno di Delia (28 gennaio)

Carino, con i gemelli Edoardo e Celeste, Elena e la piccola Maria, tutti amichetti di Delia. Naturalmente, c’erano anche i genitori di tutti quanti, per un totale di cinque minori e dieci adulti. Bimbi intenti a giocare e adulti a parlare dei rampolli, con conversazione largamente monopolizzata dalla mamma dei gemelli. Ci conoscevamo quasi tutti, perché ci eravamo già incontrati l’anno precedente per i primo compleanno di Delia, e come allora ci sono stati torta, regali e tanti palloncini. Ci siamo divertiti.

La visita al binario 21 (29 gennaio)

Oltre a quanto noto (i carri della deportazione, il grande elenco dei nomi di chi è partito da lì con l’evidenziazione dei pochi tornati), ci siamo trovati di fronte a mostre sulla vita di alcuni protagonisti, proiezioni di testimonianze e ad un tronco di cono in corten con scarsissima illuminazione che dava un forte senso di oppressione e cercava di dare un’idea di quello che dovevano soffrire i deportati sui treni. C’erano molti ragazzi di scuole presumibilmente milanesi, ed è molto positivo che vengano accompagnati in quel luogo. Piera cercava la buccheria, ma al suo posto c’era una ricca biblioteca con molti studenti a svolgere le loro ricerche. Dopo la visita al binario 21, abbiamo anche girato un po’ per Milano da Piazzale Cadorna, con ago filo e nodo, fino al duomo e a Piazza della Scala, la più bella della città. La prossima volta andremo in piazza Affari, per il dito di Cattelan.

Il concerto del Kurt Rosenwinkel Trio (1 febbraio)

Siamo andati, Matteo e io, al Blue Note di Milano per il concerto del titolo, un concerto di musica jazz. Kurt è un chitarrista molto raffinato e i suoi accordi sono molto complessi; taluni brani erano troppo ardui per me, mentre ho gradito quelli più dolci. Un bel regalo di compleanno da parte di Matteo e Giorgia, devo dire. Ho avuto anche modo di vedere come giuda Matteo: troppo veloce, per i miei gusti. Speriamo che non gli accada mai nulla.

Il mio compleanno (2 febbraio)

L’atmosfera non era quella giusta, e non è venuto bene.

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