Agobio

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Tre giorni a Gubbio tra Natale e Capodanno

Una breve gita per vedere Gubbio e le sue attrazioni non solo storiche.

È una città bellissima non solo nelle sue architetture più importanti, ma in tutto il suo tessuto urbano, ben conservato. Non tutta l’area compresa nelle mura è turistica e commerciale, ma non per questo è meno bella. Spiccano comunque la Piazza Grande con il palazzo dei Consoli; la Cattedrale e il palazzo Ducale; la chiesa di San Giovanni e quella di San Domenico; le logge dei tintori e i resti dell’anfiteatro romano. Non siamo saliti fino a Sant’Ubaldo, sul monte Ingino, dove termina, il 15 Maggio, la corsa dei ceri.

Il monte Ingino è anche la sede dell’albero di Natale più grande del mondo, che copre, a occhio, una superficie non inferiore a 20 ettari. Non è da meno il Presepe, che si snoda sulle strade del quartiere nord, verso il Bottaccione, con personaggi a grandezza naturale impegnati negli antichi mestieri.

E poi c’è il caso don Matteo: i luoghi della fiction espongono foto e reperti, sicuri con quelli di attirare i fan del Girotti e del Frassica, e si direbbe che ci riescano benissimo.

Ma su tutti dominano loro, anche se la loro immagine è un po’ offuscata dalle novità. Chi? San Francesco e il lupo, le cui effigie campeggiano sui souvenir e sulle cartoline, come pure sulla chiesa di San Marziale, con una proiezione che ricorda vagamente la pittura di Morandi.

Tutto molto bello. Ci torneremo? Chissà.

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