Vicolo Sant’Andrea 9

Romanzo di Manuela Faccon

Questo romanzo è ambientato a Padova tra il 1943 e il 1958. La giovane Teresa si vede affidato un neonato dalla signora Levi, che sa di andare a morire in terra tedesca. Tutta la storia si dipana intorno a questo affidamento, che per Teresa diventa la missione della sua vita.

L’autrice si avvale di ricordi di famiglia, ma anche di ricerche fatte da lei stessa o da suoi collaboratori tutt’altro che sprovveduti. Nonostante ciò, il risultato non è particolarmente brillante. Alcuni personaggi sono interessanti, ma nel complesso non si completa né la critica dell’antisemitismo (e di questo riparleremo), né quella della disciplina psichiatrica. Va un po’ meglio la critica della condizione femminile, ma senza andare oltre l’adesione ai suoi principi.

Buona volontà, ma con risultati incerti.

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