Sullo stato di emergenza

Dopo Canne, ancora Canne?

Visto che tra quanti non sanno di scienza van di moda le guerre puniche, facciamoci pure riferimento. Il 21 Giugno del 217 aC (536 aUc) fu combattuta la battaglia del Trasimeno tra l’esercito di Annibale e quello del console Caio Flaminio. Fu un’imboscata in tutti i sensi, preparata fin dalla sera precedente: i Romani all’alba di quel giorno ripresero l’inseguimento del contingente punico in un passaggio boscoso tra le colline e il lago, ignari del pericolo, e senza aver disposto avanguardie. Insomma, non si erano vaccinati in alcun modo. I Cartaginesi, scendendo dai colli, sorpresero i Romani impreparati al combattimento e ottennero una vittoria schiacciante, infliggendo pesanti perdite al nemico, compresa la morte in battaglia del console Flaminio. La reazione della Repubblica Romana alla disfatta si concretizzò nella nomina del dittatore Quinto Fabio Massimo. Come noto a tutti, l’istituto della dittatura era previsto dall‘ordinamento repubblicano come misura da adottare per un breve periodo (sei mesi) in caso di stati di emergenza. Tralasciandone i dettagli, l’idea era quella di mettere il potere nelle mani di uno solo per il periodo strettamente necessario per il superamento della crisi. Quinto Fabio Massimo, Verrucoso, Temporeggiatore e quant’altro, svolse bene la sua funzione, mentre i suoi successori andarono incontro alla battaglia di Canne.

E oggi (2021 dC, 2774 aUc)? L’emergenza non è finita, e non finirà tanto presto; lo stato di emergenza, invece, scadrà, e sarebbe necessario uno sforzo di unità che, però, non si sta manifestando. Quali consoli avremo? Sarà ancora Canne?

Post Correlati