Visita a Firenze per una mostra particolare
Gita a Firenze con Piera, ieri, per vedere la Cappella dei Magi e la mostra di altre opere di Benozzo Gozzoli a Palazzo Medici Riccardi. Una gita un po’ movimentata, con treni persi, altri in ritardo e così via, ma alla fine soddisfacente.
BG affrescò la cappella della residenza medicea a metà del 15° secolo con grande ricchezza d’oro e colore, tecnica raffinata e profondi omaggi alla famiglia committente. Nell’evento attuale, al piano terra sono ospitate, oltre a piccole opere del pittore e del suo cenacolo, presentazioni dell’opera dell’artista con tecniche multimediali di notevole impatto scenografico, che danno l’impressione di essere state organizzate più per stupire che per mostrare e far capire. Poi, saliti al piano nobile, si accede, pochissimi per volta, alla Cappella, ed è tutta un’altra cosa.
La tecnica di Benozzo è estremamente raffinata, i colori sono delicatamente sfumati, i chiaro scuri e i panneggi precisi come in una pala o su una tela. Stupisce che il pittore sia riuscito a rendere questa ricchezza con la tecnica dell’affresco, tanto che anche i suoi contemporanei parlavano di lui come un grande maestro di quella tecnica. Anche il resto della mostra è testimonianza della sapienza di BG, ma lì si tratta di pittura su legno, e anche altri maestri hanno raggiunto analoghi risultati, quando non superiori. Anche il trattamento della foglia d’oro partecipa alla ricchezza dei risultato non solo con la nobiltà del materiale, ma anche con un modo di usarlo che rifugge da qualsiasi piattezza. Una gioia per gli occhi. A tratti, sembra di vedere le pennellate, cosa molto particolare in un affresco, come se il pittore avesse voluto ritoccare qualcosa con la tempera a parete già asciutta: che siano tracce di successivi restauri? Ma di restauri non si parla nella presentazione dell’evento.
Il palazzo, che non da ora è in parte occupato dagli uffici della Provincia di Firenze, o Città Metropolitana che dir si voglia, ha alcune sale di particolare bellezza, e merita esso stesso una visita.
