Decameron

Non c’era solo la lettura di alcune classiche e conosciutissime novelle del Decamerone (Masetto da Lamporecchio, Alibech diviene romita, Federigo degli Alberighi, Chichibio cuoco di Currado Gianfigliazzi, Madonna Filippa, Peronella e il doglio), ma anche una lezione sulla peste a Firenze e sulla struttura dell’opera. La lettura del testo di ser Boccaccio, nel suo italiano antico e illustre, mantiene fascino e finezza e non cede mai al lazzo volgare. Calda e bella la voce di Tullio Solenghi, ben scandita anche senza l’ausilio dell’amplificazione. In apertura e chiusura alcuni testi, se così si può dire, estranei, uno sulla nipote del sultano Mubarak e l’altro su una storia del Trio al Sistina.

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