Nessuno scrive al federale

Romanzo di Andrea Vitali

Nella consueta ambientazione di Bellano, sul lago di Como, il sempre godibile Vitali pone le disavventure di un gruppo di protagonisti impegnati in vicende collocate negli anni ’20 del 20° secolo. Tali vicende, che girano attorno alle attività della locale sezione del PNF e hanno come faro il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò. Vanno avanti di pari passo, con legami fievoli tra l’una e l’altra e i personaggi hanno nomi così desueti da sembrare improbabili:

  • la perpetua Scudiscia e sua madre Antenata;
  • Eustasio Carpignati, la moglie Mercuriale e la figlia Fusagna, segretaria del fascio femminile;
  • Zibida, Aneto, Gelina e Abito, che di cognome fa Friggitelli ed è il medico;
  • Mestizia, Veritiera, Giugia e le sorelle Frilla e Berilla;
  • Gorgonio, federale di Como, e Birmina, segretaria di Lecco;
  • Miriade, Memerio, e Squisizia, che forse è un cognome, non si capisce bene;
  • Minimella, Invrina, Omario e sua moglie Amarena;
  • e ancora Libica, Eusepina, Firma, Tarilla, Indina, Edolina e Aristidina, la levatrice.

Che Vitali li recuperi da vecchi registri parrocchiali? Ma forse, stavolta, ha esagerato un po’. Le vicende del fascio bellanese strappano qualche risata e l’umanità del maresciallo Maccadò completa il quadro con onestà e tenerezza.

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