Marcia su Roma e dintorni

EMILIO LUSSU RACCONTA UN DECENNIO TRAGICO

Questo libro di ricordi non solo personali è stato scritto da Emilio Lussu, deputato, poi confinato, esule, partigiano e di nuovo deputato, nell’esilio in Francia, nei primi anni ’30. Nel quadro della fascistizzazione dello stato italiano, in questo diario si intrecciano il fascismo della prima ora e quello della seconda, la democrazia morente e la cultura del diritto; ma soprattutto, la Sardegna e la sua resistenza al fascismo tra il 1922 e il ’23.

Fa un uso importante, l’autore, dei suoi ricordi più intriganti: elenca i suoi amici e colleghi passati al fascismo, alcuni per necessità, altri per opportunismo; riporta colloqui avuti con molti di essi e con funzionari dello stato, nei quali si avverte talora l’arroganza, talaltra la delusione; fa chiaramente capire come il fascismo si collocasse fuori dall’umanità.

Scrive Emilio Lussu in una prosa moderna, chiara, pulita, agile, priva di retorica e di vanità, con soltanto qualche dissonanza. Si legge senza fatica e con soddisfazione.

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