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Alcuni aspetti dell’essere nonni

Su questo argomento, chissà quante volte ritornerò in seguito, e senza mai la pretesa di dire qualcosa di definitivo. Ora, l’unico scopo è quello di fissare qualche pensiero.

I genitori avranno l’onore e l’onere di essere il principale o addirittura l’unico riferimento della signorina, che è quanto accaduto in buona misura a me e a mia moglie. Se il risultato è stato buono per noi, non c’è motivo di pensare che il loro sarà da meno.

Il ruolo che ci ritaglieremo nei confronti dei ragazzi sarà univoco: sempre presenti, quando necessario; mai invadenti, per nessun motivo. I ragazzi godono della nostra fiducia e siamo sicuri che faranno bene. Ma dovranno ricordarsi che il mondo in cui opereranno non sarà un mondo facile.

Il ruolo nei confronti della signorina potrà essere di due tipi: compagni di gioco, oppure giocattoli. Nel primo caso, si tratterà di giocare con lei e di essere propositivi. Nel secondo caso, sarà lei a menare la danza, e noi nonni pronti a conformarci ai suoi desiderata. Normalmente, dovremo comportarci da giocattoli, ma dovremo essere sempre pronti a cambiare atteggiamento, qualora ciò diventi positivo o necessario.

Occorre ricordarsi sempre che per la generazione della signorina, il supporto morale e psicologico, la presenza senza invadenza sono importanti quanto il supporto materiale e spesso anche di più. Ce lo fanno capire le cronache di tutti i giorni, che vedono giovani e giovanissimi coinvolti in cose che li dovrebbero vedere lontani, e non è difficile sospettare che il comportamento degli adulti abbia influito.

Infine, la classica domanda: a chi somiglia? A Matteo, hanno detto quasi tutti; ma anche a mamma, e a nonno X e a bisnonno Y, e a chissà quanti altri antenati. Io ci vedo nonna Ida, ma sono pronto a ricredermi se, crescendo, prenderà strade diverse.

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