Precisiamo bene una cosa: Roberto Saviano come scrittore non mi piace, ma mi piace come persona, ce ne vorrebbero tante di persone come lui nella nostra povera Italia. In questo articolo parla di correttezza e rigore dell’informazione e invita a chiudere la bocca ai disinformatori, tutti i disinformatori, sia quelli professionali, come quelli occasionali e di riporto. Ha ragione, ma non credo che si farà, perché le urla in tv, come quelle sul web, fanno soldi, e nessun editore rinuncia ai soldi. Vorrei aggiungere che il rigore è salvifico ovunque: nell’informazione, certo, ma anche in qualsiasi altro lavoro, e chi non dà il meglio di sé sul lavoro fa sempre un danno a tutti, non solo a se stesso.
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