Comedians

Il film di Gabriele Salvatores sulla comicità

Tratto da una piece teatrale di Trevor Griffiths, il film si presenta con canoni surreali, dove il cinema parla del suo linguaggio più che di una storia in cui il disincanto si intreccia con la tenerezza. Il tema è quello della comicità e di come la intendiamo in quest’epoca in cui è necessario essere sempre attenti alla suscettibilità altrui. In un’aula scolastica, sotto lo sguardo vigile di una bidella che non vuol fare straordinario, un comico che predica la risata intelligente addestra un gruppo di sfigati che sognano il lavoro nel mondo dello spettacolo. Ci sono un meridionale che sembra la propria caricatura, un ferroviere, due fratelli avviati al fallimento, un giovanissimo trasgressivo e un muratore. Ma a giudicarli e, eventualmente, scritturarli, arriva un talent scout che intende la comicità in modo del tutto diverso, tutto leggerezza ed evasione. Il finale vede prevalere, nelle scelte del talent scout, gli allievi più “normali”, con gli altri profondamente delusi, salvo il giovane, che cerca altre strade.

Per alcuni versi, ricorda Pirandello e le sue maschere, ma anche la comicità dell’assurdo e un altro testo sulla comicità: quello di David Grossman, il bellissimo Applausi a scena vuota. I più bravi del film sono Giulio Pranno e soprattutto Natalino Balasso.

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