Finché morte non sopraggiunga

Due racconti con un punto in comune: putrefazione. Nel primo, un insegnante che fa conferenze nei kibbutz si trova messo da parte perché le sue idee bellicose nei confronti di quelli che chiama bolscevichi non sono più attuali, e lui vede il suo mondo crollargli intorno. Gli Israeliani più giovani cominciano a desiderare un mondo di pace, e ad ascoltare le sue conferenze vanno ormai solo i più anziani pionieri della stato ebraico. Alla fine, accetterà quel che gli viene proposto. Nel secondo racconto, un feudatario delle Francia centrale che vede vacillare il suo feudo cerca un nuovo destino in una crociata privata, con il sogno di una Gerusalemme più immaginaria che reale. Tra mille ostacoli, non arriverà neppure al mare Adriatico, e fra gli ostacoli è proprio la sua mentalità vecchia a essere il principale: è un don Chisciotte che non si fa scrupoli di nutrirsi di massacri. Entrambi i protagonisti fuggono da un mondo che si sono creati intorno per avere un senso, e entrambi lo vedono sfumare.

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