L’estate fredda

Romanzo di Gianrico Carofiglio

Nella Bari del 1992, quando in tutto il Paese infuriano le mafie sia con le loro lotte intestine, sia con la guerra ingaggiata con lo Stato, viene sequestrato il figlio di un boss locale. Il suo corpo viene ritrovato nel giro di qualche giorno a seguito di una segnalazione anonima. Quando sembra che anche questo delitto faccia parte delle lotte di mafia, il massimo sospettato si presenta per cantare su molti delitti commessi e per chiamarsi fuori dal sequestro. Le indagini languono fino al momento in cui qualcuno parla di violazioni della legge commesse indossando una divisa: questa osservazione casuale cambia il ritmo degli accadimenti e porta alla soluzione di questo caso e di molti altri.

Il libro (Einaudi, 340 pp, € 18,50) è del 2016, ed è allora che certamente l’ho comprato, ma l’ho letto solo ora. La sapienza legale di Gianrico Carofiglio brilla come sempre, non ha bisogno di consulenti, lui. Ma questo libro ha un’anima, non solo pagine di ordinaria giustizia. È consigliabile a tutti, e ora sono curioso di leggere il successivo La versione di Fenoglio, il personaggio del maresciallo dei Carabinieri che li accomuna, e magari anche Una mutevole verità, che li ha preceduti nel 2014.