Le parole di Sara

Romanzo di Maurizio De Giovanni

Dopo il giallo surreale (Commissario Ricciardi) e il giallo classico (I Bastardi), ecco la spy story.  È scritto con maestria e non accusa pause; fa largo impiego del flash back e presenta bene i personaggi; si legge piacevolmente, anche perché è stampato bene (Rizzoli, 293+55 pp, 19 €). C’è anche un accenno preoccupato a quel che potrebbero diventare l’uso criminale di algoritmi e intelligenza artificiale, e anche, più semplicemente, l’uso dei sondaggi e dei social network. Ma la novità più importante è l’apertura all’impegno contro lo sfruttamento della manovalanza a basso costo, dando l’impressione che De Giovanni pensi che i veri scafisti siano gli imprenditori agricoli, che si servono delle mafie per i loro traffici, come se ne servivano i neofascisti per le stragi del 1992. Se poi gli imprenditori sono neofascisti riciclati, il cerchio si chiude.

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