Piano operativo II

Alcuni punti importanti per l’area di Ponte a Moriano e Brancoleria
Sicurezza idrogeologica

Oltre a mantenere in sicurezza il fiume Serchio, occorre metter mano al reticolo idraulico minore e migliorare la stabilità della collina.

  • Per il Serchio: mantenere una costante pulizia dell’alveo del fiume; consolidare le sponde mediante collocazione di pietrame a secco e piantumazione di essenze arboree adatte;
  • Per il reticolo idraulico minore: pulizia degli alvei; piantumazione e inerbimento delle sponde; nei tratti in pendenza, evitare l’erosione del ruscellamento facendo uso di materiali naturali (legno e pietra);
  • Per la collina: piantumazione di essenze arboree autoctone in progressiva sostituzione delle specie infestanti, quali robinia e ailanto.
Sicurezza della Brancoleria

Non si tratta solo della manutenzione delle strade, ma anche della creazione di almeno una seconda via d’uscita dall’area in caso di eventi che ne richiedessero l’evacuazione (es.: vasto incendio).

  • Per le strade: consolidare le parti più critiche con pali e micropali; inserire canalette di scolo delle acque meteoriche nelle strade non asfaltate e nelle parti più critiche (in pendenza) di quelle asfaltate; dove possibile, disporre le cunette di scolo se non già presenti; nella foto, un esempio di canaletta prefabbricata; esistono in materiali e disegni diversi (immagine dal catalogo Brico)
  • Per la seconda via di fuga: effettuare manutenzione straordinaria della strada tra Deccio di Brancoli e Tramonte migliorando il fondo, consolidando le parti franose con pali in legno e disponendo canalette per lo scolo delle acque meteoriche; non è necessario asfaltare, anche perché questo potrebbe far perdere i contributi della UE;
  • Per la terza via di fuga: valutare la possibilità di costruire una nuova strada fra Pieve di Brancoli e Anchiano (è presente una linea elettrica).
Accessibilità degli insediamenti industriali

Attualmente, il traffico pesante diretto agli insediamenti industriali di via Balestrieri coinvolge il centro di Ponte a Moriano e strade nate per le carrozze e i barrocci: non sarà semplice modificare questa situazione.

  • Valutare la possibilità di accesso da via Raffaello Fambrini, con provenienza dalla variante di Ponte a Moriano (da nord);
  • Valutare la possibilità di accesso da via di Vinchiana, con provenienza dalla variante di Ponte a Moriano (da nord);
  • Valutare la possibilità di accesso da via Lorenzo Viani, con provenienza dall’asse viario nord-sud e svincolo presso la stazione di San Pietro a Vico e attraverso la via Lungo la Ferrovia (da sud);
  • Valutare la possibilità di accesso da via delle Ville, transitando per viale Europa e via della Croce (da sud; soluzione invasiva, con possibile conflitto con Comune di Capannori).
  • Chiedere il contributo delle aziende dell’area al finanziamento dei lavori, se non è stato già richiesto.
Percorso privilegiato verso l’Ospedale San Luca

Con l‘allontanamento dell’area ospedaliera dall’UTOE 8, è necessario migliorare il collegamento stradale da e per l’ospedale. Il cosiddetto asse suburbano sarebbe il percorso giusto.

  • Completare l’asse suburbano con la costruzione del tratto tra la rotonda di via dell’Acqua Calda e via Martiri delle Foibe fino a viale Dante Alighieri, attraversando la via Vecchia Pesciatina e viale Castruccio Castracani;
  • Costruire l’attraversamento sotterraneo di via Vecchia Pesciatina e viale Castruccio Castracani (un attraversamento a raso congestionerebbe la rotonda di viale Castruccio Castracani oltre i livelli attuali, già ora non trascurabili);
  • Valutare la possibilità di prolungare via Dante Alighieri almeno fino a via di Tiglio e possibilmente fino a via Enrico Mattei (non riguarda propriamente l’area ospedaliera, ma migliora l’accesso all’area di Mugnano).
Percorso asse nord-sud

Non riguarda espressamente l’area Ponte a Moriano e Brancoleria, ma il collegamento verso il casello di San Donato continua a sembrarmi preferibile rispetto a quello verso il casello di Capannori per il collegamento con il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa, che sono prioritari anche nel parere dell’IMT.

  • Valutare la possibilità di collegare la variante di Ponte a Moriano con il casello autostradale di San Donato con una nuova strada che corra a destra del fiume Serchio (non necessariamente lungo il fiume: potrebbe anche essere una strada collinare che attraversa la Freddana nei pressi di via delle Querce) fino a un nuovo ponte;
  • Per l’attraversamento del fiume, costruire un ulteriore ponte all’altezza di viale Alcide De Gasperi (con l’inconveniente della vicinanza alle scuole elementari di Sant’Alessio).
Recupero dei locali dello iutificio

L’ex stabilimento della iuta è in parte abbandonato, e le aree utilizzate sono impegnate in maniera eterogenea. Tale eterogeneità è da mantenere, e si deve trovare la maniera per ampliare l’utilizzo del complesso. Esistono molte possibilità, cumulabili tra loro nei limiti delle aree disponibili.

  • Mantenimento delle utenze esistenti;
  • Casa della Salute: valutare con Azienda Usl Toscana nord ovest quali attività sanitarie potrebbero essere decentrate a Ponte a Moriano e valutare la possibilità di utilizzare locali dell’ex iutificio a tale scopo;
  • Reparti di degenza e riabilitazione: valutare con Azienda Usl Toscana nord ovest la possibilità di utilizzare alcuni spazi per la degenza di pazienti che non richiedono terapie intensive ma non possono essere dimessi; potrebbe estendersi alle terapie riabilitative, o anche limitarsi a quest’ultime;
  • Nuovi locali Croce Verde: valutare la possibilità di concedere spazio alla Croce Verde nell’ex iutificio in alternativa agli spazi attuali, specialmente se previsto un diverso uso di tali locali; raccogliere il parere della Croce Verde;
  • Mediateca: collocare nell’ex iutificio una biblioteca in cui sia possibile visionare film, ascoltare musica, leggere libri e giornali anche in forma elettronica, utilizzare il wifi;
  • Spazi di socializzazione: permettere l’uso di locali per incontri art. 17.
Mobilità anziani

In quest’area, anche in funzione dell’invecchiamento della popolazione, appare sempre più desiderabile un sistema di mobilità a chiamata.

  • Studiare un sistema di mobilità a chiamata gestito da un concessionario e con prelievo nel luogo convenuto entro 20 minuti (30 per la Brancoleria) ;
  • Escludere di massima la necessità di impiego dello smartphone, anche valutando la possibilità di sottoscrizione di abbonamenti.
  • Sviluppare il sistema di ferrovia metropolitana di superficie da Montuolo a Piaggione con i relativi parcheggi di scambio; ripristino delle stazioni dismesse e creazione di ulteriori fermate.
Vivibilità aree verdi

Le aree verdi sono ampiamente disponibili in questa UTOE, ma presentano alcuni problemi di accessibilità, godibilità e sicurezza che devono essere risolti contestualmente.

  • Curare la pulizia delle aree verdi sulle sponde del fiume e in collina;
  • Garantire la sicurezza delle strade e dei sentieri delle aree verdi sia contro frane e smottamenti, sia contro la presenza di malintenzionati; migliorare la cartellonistica utilizzando i criteri del CAI, anche richiedendone l’intervento o la consulenza; valutare la possibilità di illuminare alcune aree con punti luce che non producano inquinamento luminoso;
  • Ampliare la disponibilità di spazi giochi per bambini; predisporre percorsi vita;
  • Garantire la sorveglianza delle aree verdi anche con l’uso di telecamere per impedire che possano diventare luoghi di spaccio.

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