Sull’iniziativa di Ivan Scalfarotto

La visita a Regina Coeli e le sue interpretazioni

Messi da parte gli insulti che Scalfarotto ha ricevuto dai cretini di giornata, resta da analizzare la sua iniziativa in forma di motivazioni e opportunità. Le motivazioni di Scalfarotto sono indubbiamente giuste: la visita ai detenuti non significa espressione di solidarietà e la verifica che la Repubblica Italiana sia ancora uno stato di diritto va fatta, ahimè, quotidianamente, perché a questo punto siamo. Per contro, c’è da valutare l’opportunità di una mossa che ha raccolto molte censure e pochissimo plauso. Ovviamente, rinunciare alla giustezza delle motivazioni in funzione dell’opportunità politica sarebbe una cosa stomachevole, e io sto quindi con Scalfarotto, ma voglio aggiungere un’altra osservazione: abbiamo già visto (Cermis, Ustica, Moby Prince, Meredith, Calipari e altri ancora) quanto sia difficile ottenere giustizia quando ci sono di mezzo gli Americani; questo ci deve far riflettere sulla necessità che tutto si svolga nell’assoluta legalità. Diversamente, si può star certi che anche questo caso finirà come gli altri, e non ci sarà giustizia neppure per il Brigadiere.

Post Correlati