La patrimoniale sulla solidarietà è una vera e propria follia

“C’è una certa schizofrenia nel voler abolire la povertà e nello stesso tempo nell’abbattersi come una mannaia sulle uniche associazioni (di volontariato, di promozione sociale, Onlus, Fondazioni) che si occupano veramente di poveri. Senza limitarsi a dirlo. Perché sino a oggi, sia chiaro, chi ha aiutato lo Stato, e in certi casi lo ha sostituito, a portare avanti politiche di solidarietà e di contrasto alla marginalità e all’esclusione sociale è stato il Terzo Settore, quel mondo fatto da circa 350mila associazioni nel nostro paese, tra volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, Onlus e Fondazioni, che ogni giorno si occupa di dare da mangiare agli ultimi (in senso letterale), di dare un lavoro a quelli che le imprese schifano, di assistere quelli che molti non vogliono neanche vedere, di dare un sollievo a famiglie stremate dalle difficoltà. Quel Terzo Settore, che più che “terzo” tra Stato e Mercato, è primo nella gara quotidiana e costante per la solidarietà, per i beni comuni, per la collettività.”

Non c’è bisogno che lo dica la Gualmini per rendersi conto delle contraddizioni del presente governo. Purtroppo, la politica di questo governo è tutta mirata a rastrellare i voti dei più deboli attraverso mosse solo propagandistiche, e il guaio è che ci sta riuscendo benissimo. Una volta dicevo che gli italiani erano un popolo di nevrastenici guidato da una cricca di schizofrenici, e mi riferivo al governo Berlusconi del 2001-2006; oggi, sembra che niente sia cambiato, ma che una brutta crisi non ancora superata abbia incattivito tanti e peggiorato la situazione. Conclude la Gualmini:

“La patrimoniale della solidarietà è una vera e propria follia. Colpire un mondo, tra l’altro dalle mille sfaccettature politiche e partitiche, che opera per il bene comune è esattamente il contrario di quello che qualsiasi governo dovrebbe fare. Ma il governo del cambiamento ci ha ormai abituati a tutto. Al contrario del buon senso, al contrario della crescita e dello sviluppo, al contrario dell’impegno civile e della solidarietà.”

Post Correlati